domenica 14 settembre 2008

Animatori, spaventati guerrieri (parte 2)

Eccoci al secondo appuntamento in apnea sociologica per scoprire la figura professionale dell'animatore turistico, essere irrequieto per antonomasia e perennemente felice per Topos!
Uno stilema infallibile che vi porterà ad identificare l'animatore con uno scarso margine d'errore.
Se nella vita sociale di oggigiorno, la persona irrequieta ha scarso successo nei rapporti di coppia, perché tacciata di etichette del calibro di:
-sombariato
-decervellato
-fuoridimelone
-ansiogeno essere turbolento

Nei villaggio turistici i canoni si ribaltano magicamente e chi più si avvicina all'infarto meglio accalappia donne di ogni età. Una specie di gioco delle bocce in cui si sfregano ormoni in costante fibrillazione.

Davvero difficile dipingere la giornata tipo di un animatore turistico, data la rapidità degli spostamenti spaziali del soggetto e la quantità delle attività che egli svolge.
La giornata dell'animatore dura tantissimo. Egli è sveglio alle 8.00 per soprassedere la transumanza di natiche che si agitano nel "risveglio muscolare mattutino". Orde di cellulitiche signore si agitano all'alba nella piscina centrale, l'animatore detta il tempo dei goffi movimenti e ghigna profondamente degli impacciati fondo schiena che muove a suo piacimento con un battito di mani.
Nemmeno il tempo di ingurgitare un beverone energetico gelato ed eccolo al tavolo da ping pong ad umiliare grandi e piccini in sfide titaniche a bordo piscina.
Quando arriva mezzogiorno, l'animatore si unisce alla mandria fischiettante dei sui colleghi per il mitico "Gioco Aperitivo".
Una specie di giochi senza frontiere in cui è la Demenza a farla da padrone.
Esempio: tenere in gola un cubetto di ghiaccio, vince chi lo sputa più lontano.
Chi vince è stimato nel villaggio, quanto un lottatore di Sumo in patria nipponica!
Nell'aria viaggia un tunztunz impavido, colonna sonora della stupidità turistica, fondamentale anathem per mettere in atto l'esecuzione dello "sputazzo in lungo".

Arriva il momento della pausa pranzo! L'animatore è costretto a pranzare con i clienti, sorbendosi le fantasmagoriche paranoie e sboronanze dei clienti. Se alle prime armi, l'animatore esaurirà il quarto d'ora a disposizione e si ciberà solo delle riempitive parole dei suoi tristissimi commensali.
Nel primo pomeriggio, l'animatore scende alla spiaggia dove vengono organizzati fantozziani tornei in sport di ogni sorta: Beach Soccer (killer per le caviglie), gara di canoe (colpi della strega a ripetizione), Beach Volley (stiramenti a mitraglia), Bocce party (quasi impossibile farsi male). Da aggiungere alla lista un nuovo sport patrocinato fieramente dall'animazione: il CUL WATCHING!
Ossia, l'avvistamento e la tracciatura della natica più soda che transita nel campo visivo dell'animatore. Una volta superata la prima fase, detta la rivelazione, lo sportivo da il via alla seconda fase (la diffusione) spargendo la notizia a colpi di gomito e confrontando opinioni in diatribe neo stoiche che possono avere la durata di intere settimane (il confronto). La preda passa una prima fase di pudico imbarazzo per poi gonfiarsi di orgoglio, tramite questo plus-valore attribuito. Se osservate attentamente il bagnasciuga, sarà facile vedere una essere femminile osservarsi il fondoschiena, come una volpe si luma la coda. Ecco la vincitrice del contest più ambito dell'intero villaggio.
























Gli animatori la osservano da lontano e si mordono le labbra con la sensualità di una Serena Grandi in Rimini-Rimini.
Buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuum!!!!!!!

2 commenti:

sgiacomel ha detto...

Bravo Tommy.
Ti sto aspettando, ricordati. Io comincio a guardarmi attorno.

TUM ha detto...

Smettila di guardarmi il culo!