martedì 28 ottobre 2008

Il Bolognese tutto punto (parte seconda)

Sono davvero affranto per averci messo due settimane ad arrivare questo "tutto" punto.
Stavamo parlando del rapporto morboso che avvolge il Bolognese abbrustolito alle marche d'abbigliamento.
Come dimostrano gli esempi del post precedente, credo che la prima impressione che il Bolo forgi sul prossimo sia intimamente legata al vestiario.
Il Bolo è un uomo di spirito, nel senso etilico del termine. La sua religione è il Bacardi &Cola, professata ad ogni ora della giornata. Il vespro mattutino post colazione a bordo piscina, le lodi d'aperitivo di mezzogiorno al bar della spiaggia, la grande funzione serale deambulando debosciato per tutta la struttura alberghiera. Come una lumaca baveggia sul marmo della hall e privo di dignità non risparmia sospiri carnali persino nei confronti delle amiche delle figlie (età 16 anni tirati).
é davvero frustrante sentire echeggiare la voce compassionevole di sua figlia che lancia dei "mah! Papii!" a raffica.
Accecato dal desiderio di possesso, il bolo è fortemente propenso a sfigurare il proprio sè nell'esposizione di bufale sovradimensionate.
Situazione topica:
Il bolo e la bola si trovano al banco informazioni dell'assistente turistico. Sono 4 giorni che vanno avanti e indietro per l'albergo senza nemmeno aver capito dov è il mare.
Si parano al banchetto e iniziano con aria di netta e schiacciante superiorità a chiedere altezzosi i prezzi delle escursioni esposte in bacheca.
Adora intercalare anedotti svilenti nel confronto del proprio interlocutore.
Cialtronerie del calibro di "Ah si, la gita all'isoletta nè!
Tataaah..., ti ricordi quando a Marbella abiam affitato il carreera turbo e ci siamo andati per i cazzi nostri. A noi non ci piace far la gita da pensionati con la marmaglia, sai èeh?"
E lei che si lamenta per ogni minimo prezzo e lui che millanta sempre modi per avere il triplo dei servizi e spendere la metà.

E io che ho gli occhi gonfi di pietà.

ps: il bolo non vuole essere al centro dell'attenzione! lo giura!

mercoledì 8 ottobre 2008

Le istruzioni per il volo che sogna un'assistente turistico

Nell'attesa della parte seconda del Bolognese tutto punto, vi passo un video divertentissimo.
Queste sono le istruzioni di volo che ho sempre sognato di elergire ai miei turisti, ringrazio qualcuno di aver pensato per me, anche questa volta.

lunedì 6 ottobre 2008

Il Bolognese tutto punto, senza virgole (ops) (parte 1)


Bando alle ciance autoreferenziali sui topastri che si aggirano per queste lande. Volti abbagliati dalle brezze dell'alcool che sprofandano poi nell'aggrapparsi ai propri miti post adolescenziali.

torno nel vivo del dibattito sociologico, presentandovi una figura davvero interessante:
Il Bolognese tutto Punto!

Sornione, ultraLampadato 352 giorni l'anno ( i restanti 6 si spaparanza sui lettini del villaggio turistico). Il Bolo tutto punt, come lo chiamano gli amici credendo di risparmiar tempo, assume il colorito di un Kebab dimenticato per mesi sul girararrosto. Detto spaldamente "il carbonella", sorride smaccatamente ad ogni ragazza che entra nel raggio d'azione marpionante (20 km abbondanti). Il bolo è stato studiato con la comparazione a Benviste e agli studio fruttuosi sulla comunicazione delle api.
Un punto di sostanziale accomunamento è la solenne bolognesità con cui il soggetto fa vibrare nell'aria la propria Z. Un fruscio fastidiosissimo con cui i pochi superstiti partigiani tuttora sognano di torturare con robonti "Zbolognesi" i responsabili dell'eccidio di Marzabotto.
Spike Lee, prendi nota!
Il soggetto oltrepassa con un salto stile oliocuore le trivialità storiche della sua terra e si concentra sul managment delle Griffe per adornare il proprio corpo muscolino.
Il soggetto è fortemente concentrato sul valore comunicativo delle marche di vestiario, tant'è che la prima impressione che si fa dell'altrui interlocutore, pende proprio dalla marca che egli indossa.

Esempi di mentalità bolo:
Sei simpatico e ti schieri ideologicamente per Barack Obama?
"Che cazzzzo ci fai con una polo nera della Fred Perry?"

Hai la testa rasata e la parola integrazione per te significa "assaggia sta polenta vu'cumpra!"?
Che cazzzzzo ci fai con una camicia hawaiana, pantaloni cachi e calze blu tirate al ginocchio'

Sei di sinistra e leggi più di un libro all'anno?
Dove cazzzzo hai lasciato i tuoi occhialetti di celluide rossa della Mughini&Co?

Ti piace mangiare al cinese e usi 300 volte a settimana la parola Etnico?
Perchè cazzo sfoggi pantaloni alla zuava e bretelle tirolesi?

Capisco, sai. A volte è davvero difficili penetrare e conprendere le dinamiche mentali del Bolo.
Per ora lascio aperte alcune questioni. Mi concederò un secondo tuffo nella bolognesità, tra qualche giorno..

A bien tout

sabato 27 settembre 2008

Un plauso al lettore più assiduo

Oggi ho deciso di omaggiare uno dei lettori più accaniti di questo blog.
L'ho scoperto in ritardo, altrimenti avrei più volte scritto qualcosa che l'avrebbe irritato.
Cose del tipo: "Maldini deve andare in pensione" "Bugno era una mezzasega" "Il wrestling è una pagliacciata globale" e sul finale "Ligabue uccide la musica ed ogni volta che infili il cd nel lettore dai una coltellata al buonsenso!"
Quando iniziavo a pensare che i superEroi sono fandonie per bambini dal cervello atrofizzato dai media...ecco che, con una prova fotografia rivelativa, l'astuto lettore rimette tutto in discussione.

é proprio vero! nella vita non si hanno mai certezze!
soob!

Ps. vince un sacchetto di patatine pai chi zumma la foto e indovina chi è quell'uomo che "fa il muscolo". L'indizio è: "lo chiamavano il ValKilmer della bassa"

mercoledì 24 settembre 2008

Giorgos e Dimitri (due al prezzo di uno)

Giorgos (leggi Jo!rgoh) e Dimitri sono i due baristi del cocktail bar.

Sono una coppia lavorativa assortita con lo stesso principio alchemico che ha unito gente come Gigi Sammarchi ed Andrea Roncato.
Dimitri è il lato cortese ed elegante, spalleggiandosi in camice nere D&G ( acronimo cretese per docciEgabinetti). Si trasforma in una macchina da "sbasio-making" che non risparmia sorrisazzi e pacche sulle spalle a nessuno.
Giorgos è il lato oscuro della forza lavoro al cocktail bar!
Ha una voce cavernosa come un troll in putrefazione e quando ti scoppia a ridere in faccia, pensi sempre che faccia un gesto repentino che segni la tua condanna a morte. Tipo un colpo di pistola o uno strangolamento improvviso. Già ti vedi cianotico, insomma!

Il lavoro del barista da Cocktail consta nel recarsi dietro il bancone alle 17.00 ed iniziare a preparare le diavolerie che rallegreranno la serata dei clienti (shaker, basi per le pozioni minanti, sale per aspirar tequilas e giùdili).
Alle 19 il cocktail bar apre! e come lo segnala?
Piazzando a palla la sigla di apertura! Ossia? La super-hit degli Scorpions "Wind of Change" con tanto di "lip dubbing" e sbracciamenti di entrambi i baristi.
E così, ogni dannato giorno, alle ore 19, sono costretto a rimanere inchiodato al banchetto assistenza dibattuto se odiare di più il mio stomaco (che si strugge dalla fame) o le mie orecchie (deturpate dalla hit che credo sia ancora in classifica solo in Moldavia, ormai).
Giorgos e Dimitri li abbandono alle 20.30, quando stacco il turno.
Li rivedo alla notte, spesso beffati dalla loro rigorosissisima legge morale: "3 li preparo e uno me lo bevo".
Ed ecco che, strafatti di metaxa...provano la fusione in un unica entità , inferiore solo allo Chef! (misurazione valoriale per tasso alcolemico).

Don't try this at home!

domenica 21 settembre 2008

Ho trovato una sorella

http://turististorditi.splinder.com/
Godetevelo!

giovedì 18 settembre 2008

Animatori, spaventati guerrieri (parte 3)



Procede l'excursus dedicato alla figura sexual-metafisica dell'animatore turistico, di cui la definizione scientifica è già stata data in precedenza.
Quando l'assistente turistico accoglie i propri ospiti al centro la domanda che spesso si sente riferire nel transfert in (ossia il viaggio di andata dall'aeroporto al villaggio) è la seguente:
"Senti, UeI! (tuttodunfiato) Maaah, ci sono gli animatori?" e il climax sale ad ogni tua risposta affermativa"Son bei ragazzi? "Ci sanno fare, eh?"
Se la domanda viene posta da un ultra sessantenne uomo, è chiaro che i suoi pensieri sono i seguenti: "Ho passato un anno a fissare la parete della cucina, dannazione! Speriamo di vedere qualcuno che almeno finge di essere felice e che non sia Luca Giurato stampato in TV".
Ma ecco che se la domanda è posta dalle labbra carnose di una donna sulla 30ina, il tono ascendente con cui è pronunciata già denota vibranti brame sessuali.
Chiaro che da bravo ragazzotto di campagna, i primi tempi pensavo fossero strambe dicerie in perfetto stile pallonistico modello Barsport. Finché una sera ho subito una sfilza enorme di racconti sessuali degli intrepidi galantuomini-animatori, amanti scortesi che non lesinano i dettagli nei loro racconti carnali.
Mi sono fatto un disegno sociologico delle donne, che al mio cospetto RoccoSiffredi appare gentile come Mangiolio strafatto di Crack.
Le signore che nella comune quotidianità appaiono reticenti e pudiche nel villaggio si trasformano in allupate consuma Uomini, panterone da poltrona-divano, leonesse della moquette e spesso e volentieri tigrotte da angolo-cottura!
E così, mi sono fatto spiegare il fenomeno sociologico della "Candida Vedovanza", che non è una malattia venerea (come apparerebbe sulle prime) ma una pratica social-libidinosa.
UDITE UDITE!

Il buon 75% delle coppie in viaggio di nozze presso un villaggio turistico: tradisce il proprio partner alla seconda notte di nozze!
E la cosa più sorprendente è che non lo fanno alla prima perché arrivano troppo stanchi dal viaggio!
E ora, indovinate un po chi è il godurioso Casanova di turno che toglie al marito il primato vaginis con questo moderno e poco nobile "Ius Primae Noctis"?
L'animatore: sogno d'istantanea evasione dal talamo nuziale!
Ho sognato un bigliettino in camera dei novelli sposi, proprio sotto la cesta di frutta accanto alla bottiglia di Champagne.
"Non preoccuparti maritino se fai cilecca alla prima, un degno sostituto farà contenta la tua mogliettina. Sarà un viaggio di nozze...indimenticabile!"

Questo post è sponsorizzato da OMO!
IL DETERSIVO CON i Contro-Coglioni!

domenica 14 settembre 2008

Animatori, spaventati guerrieri (parte 2)

Eccoci al secondo appuntamento in apnea sociologica per scoprire la figura professionale dell'animatore turistico, essere irrequieto per antonomasia e perennemente felice per Topos!
Uno stilema infallibile che vi porterà ad identificare l'animatore con uno scarso margine d'errore.
Se nella vita sociale di oggigiorno, la persona irrequieta ha scarso successo nei rapporti di coppia, perché tacciata di etichette del calibro di:
-sombariato
-decervellato
-fuoridimelone
-ansiogeno essere turbolento

Nei villaggio turistici i canoni si ribaltano magicamente e chi più si avvicina all'infarto meglio accalappia donne di ogni età. Una specie di gioco delle bocce in cui si sfregano ormoni in costante fibrillazione.

Davvero difficile dipingere la giornata tipo di un animatore turistico, data la rapidità degli spostamenti spaziali del soggetto e la quantità delle attività che egli svolge.
La giornata dell'animatore dura tantissimo. Egli è sveglio alle 8.00 per soprassedere la transumanza di natiche che si agitano nel "risveglio muscolare mattutino". Orde di cellulitiche signore si agitano all'alba nella piscina centrale, l'animatore detta il tempo dei goffi movimenti e ghigna profondamente degli impacciati fondo schiena che muove a suo piacimento con un battito di mani.
Nemmeno il tempo di ingurgitare un beverone energetico gelato ed eccolo al tavolo da ping pong ad umiliare grandi e piccini in sfide titaniche a bordo piscina.
Quando arriva mezzogiorno, l'animatore si unisce alla mandria fischiettante dei sui colleghi per il mitico "Gioco Aperitivo".
Una specie di giochi senza frontiere in cui è la Demenza a farla da padrone.
Esempio: tenere in gola un cubetto di ghiaccio, vince chi lo sputa più lontano.
Chi vince è stimato nel villaggio, quanto un lottatore di Sumo in patria nipponica!
Nell'aria viaggia un tunztunz impavido, colonna sonora della stupidità turistica, fondamentale anathem per mettere in atto l'esecuzione dello "sputazzo in lungo".

Arriva il momento della pausa pranzo! L'animatore è costretto a pranzare con i clienti, sorbendosi le fantasmagoriche paranoie e sboronanze dei clienti. Se alle prime armi, l'animatore esaurirà il quarto d'ora a disposizione e si ciberà solo delle riempitive parole dei suoi tristissimi commensali.
Nel primo pomeriggio, l'animatore scende alla spiaggia dove vengono organizzati fantozziani tornei in sport di ogni sorta: Beach Soccer (killer per le caviglie), gara di canoe (colpi della strega a ripetizione), Beach Volley (stiramenti a mitraglia), Bocce party (quasi impossibile farsi male). Da aggiungere alla lista un nuovo sport patrocinato fieramente dall'animazione: il CUL WATCHING!
Ossia, l'avvistamento e la tracciatura della natica più soda che transita nel campo visivo dell'animatore. Una volta superata la prima fase, detta la rivelazione, lo sportivo da il via alla seconda fase (la diffusione) spargendo la notizia a colpi di gomito e confrontando opinioni in diatribe neo stoiche che possono avere la durata di intere settimane (il confronto). La preda passa una prima fase di pudico imbarazzo per poi gonfiarsi di orgoglio, tramite questo plus-valore attribuito. Se osservate attentamente il bagnasciuga, sarà facile vedere una essere femminile osservarsi il fondoschiena, come una volpe si luma la coda. Ecco la vincitrice del contest più ambito dell'intero villaggio.
























Gli animatori la osservano da lontano e si mordono le labbra con la sensualità di una Serena Grandi in Rimini-Rimini.
Buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuum!!!!!!!

venerdì 12 settembre 2008

Animatori, spaventati guerrieri (parte 1)

Quando si parla di villaggio turistico la prima figura "professionale" che traspira alla massa è: l'animatore del villaggio.
Dopo giorni di osservazione e riti di integrazione, sono arrivato a coniare due definizioni para-scientifiche, due poli tra cui oscillano tutte le varie casistiche:

A) Eterni giovani pazzi per la vita, sempre allegri, sempre sorridenti
B) Truci latinlovers che si lagnano di ogni cosa, come sanbabilini in coda per l'esame di teologia.

La casistica mediana è sociologicamente complessa e richiederebbe anni di studio ed interviste in semibuie arene teatrali ed affollati snackbar.

Il problema più grande di queste persone è che: sottopagati per essere folli, finiscono per rimanerci.
Sguazzando nel delirio di sketch e battute stile gabibbo, non solo non si accorgono di non essere simpatici ma si credono pure comici di raffinata professionalità.
Per quel che riguarda l'etica del lavoro, bhè qui il confine è passato da un pezzo.
Se alle 2 di notte avreste la malsana idea di visitare un disco bar adiacente al villaggio turistico, potreste scorgere due uomini in tanga che si strusciano natica contro natica.
Sotto di loro una folla di tedesche urlanti come scimmie della malesia e una sfilza di flash che manco Ronaldinho all'esordio di San.Siro.
Ecco due animatori che si rilassano nel loro giorno libero!

Gli animatori hanno il potere di fornire un vivido spiraglio per inquadrare i rapporti uomo-donna della società contemporanea, ossia: "più un uomo si atteggia da spavaldo citrullo e più ha successo sessuale con l'altro sesso".
Ed ecco che l'animatore incarna il modello del Sexy Big Jim, precotto sogno d'evasione dallo strangolante talamo nuziale!
Alto, simpatico, muscoloso, abbronzato e sempre allegro, queste le costituenti di un'icona vincente e sessualmente infallibile!
il soggetto incarna il desiderio erotico di un piccolo range femminile che spazia dalla Casalingua di Voghera (con i capelli unti di glassez) alla Contessa di Montecristo (così nobile da abbagliare i propri amanti).

Analizzeremo inseguito la giornata tipo di un animatore medio ed un interssante fenomeno sociale di cornificazione, detto, "la Candida Vedovanza".
Stay tuned!

lunedì 8 settembre 2008

Il Veneto alticcio, Dobermann dei valori

Prototipo assai presente nei villaggi turistici, iVA (non Zanikki) ma bensiì acronimo di
il Veneto Alticcio.
Definizione: Masculo ossessionato dalla mancanza di valori morali assenti nella società moderna.
iVA si erge a cavalliere errante delle virtù perdute e come un Don Quijote passa intere giornate con un comito appoggiato al bancone del Coctail-bar, e l'altro in un perpetuo saliscendi etilico di ogni sorta di spirito etilico (raki, metaxa, sambuca, gintonic, cocabuton, pineapple-gin e birraegazzosa per lavarsi i denti marci).
Nella mente dell'iVa il mondo ruota su canoni aulici e dalla sua bocca sputa proiettili del calibro di:
- Servizio
-Puntualità
-Igiene
-Efficiiiienza
-Perbenismo
-Buona volontà
-Educazione

iVa non lesina di intercalare le sue eroiche conversazioni con racconti cavallereschi di successi personali, trasformando storielle di banale mediocrità in veri e propri pizzardoni (che seccano la pelle dei suoi conversatari). Quando nota un disservizio nell'albergo, si avvicina all'assistente turistico reputandolo sempre il responsabile di ogni sfortuna, e sgancia bombe del tipo:
"Ostia Tomaso! Na ga capito un casso l'asienda par la che lavori! Invece de fidelisare el clienti, te stai giocando a perderli tuti".
Ansante come un peperoncino salentino gioca a far notare il suo sdegno a quante più persone possibili e raccoglie le lamentele degli altri turisti, a cui acconsente bestemiando nelle forme più bizzarre e creative.
La moglie dell'iVa ha perso la facoltà di esprimere la propria opinione dopo il viaggio di nozze a Viareggio nel 1974.
La mujera si gonfia e si sgonfia i seni a piacimento del marito e lo segue con gli occhi che si tuffano di pancia nel vuoto più abissale.
La povera trascina i piedi, esausta come una Maddalena e sembra guardare il proprio Omo con remissione e Timor Dei.
Il riscatto se lo prende però. Dopo una notte folle in discoteca con gli animatori, l'arzilla SS "Signora Sottomessa" confida agli animatori che il proprio maritino non ha un'erezione completa da oltre 10 anni!!!

Colpa dell'alcol o dei troppi successi personali?
Un bivio al quale la nuova ricerca americana sta lavorando da 9 anni e 365 giorni

venerdì 5 settembre 2008

Il Gigione Zufolante


Ominide di circa 45 anni con panza accennata e sorriso inebetito, stile Romani Prodi, incollato a volto tondeggiante.
Annuisce senza sosta a qualsiasi cosa gli venga proferita. Anche se l'assistente dovesse dirgli che domani serviranno sterco di cavallo a colazione, il G. mostrerebbe consenziente stupore.
Il prototipo muove sovente le mani come per svitare lampadine fluttuanti nello spazio che intercorre con il proprio interlocutore.
I figli del Gigione saltellano ai suoi piedi come heidi ed egli li sollazza con battute imbecilli che non farebbero ghignare nemmeno Enrico Papi.
Fiero di essere in vacanza, questo soggetto, fortunatamente non si accorge di quello che succede intorno a se'.

C'e' un Gigione in ognuno di noi, ecco perche' sto zufulando "Romagna mia", scribacchiando di fretta questo post-ino.

Cheers from Malakia land
See ya soon!

giovedì 4 settembre 2008

La bellezza del piano? (nella sua semplicita')

Riconosci un italiano da molti particolari: il portamento baldanzoso, l'ossessivo gesticolare, il volume della prole ed le cascate di cibo impilate sui piatti del buffet.
C'e' un comune denominatore schiacciante che incastra la razza italiana:
riuscire sempre a far diventare difficile, a tratti impossibile, cio' che e' semplicissimo.
Cosi' ecco una case-story:
Un cliente compra un'escursione di mare con partenza ore 7.00.

Il cliente tedesco, francese, belga, prussiano:
-alle ore 6.40 mangia due fette biscottate
- alle 6.50 ritira i cestini pranzo
-alle 6.55 cerca l'assistente, gli sorride, e brama nel farsi segnalare eventuali ritardi del bus.

Il cliente italiano:
-alle ore 6.55 arriva in reception con occhio velato per il sonno. L'assistente e' gia' sudato per aver corso per la sala colazione cercando invano i propri clienti.
-Alle ore 7.00 mette in scena un cinema burlesco perche' mancano le brioches fresche dal banco colazione (anticipata per giunta)
-Alle ore 7.10, quando il bus sta aspettando da 10 minuti, il cliente si fa prendere per il coppino dall'assistente e viene sbattuto sul bus a colpi di "prego, siamo molto in ritardo".
-Alle 7.12, quando il bus ha fatto 5 metri di percorrenza, l'italiano medio blocca l'orologio.
Eccolo! L'arlecchino tricolore che sale le scale a tre per tre, perche'
- alle ore 7.15 ha dimenticato in camera il suo telo mare.
Alle ore 7.25 sale sul bus e non risparmia di insultare l'organizzazione, a sua detta poco precisa.

W l'Itaglia!

Un tandem di emozioni

Mercoledi' e Giovedi' pedalano l'uno dietro l'altro. A stanche falcate i giorni si muovono affaticati in questo settembre cretese.
La percezione di un'agosto svanito e' data da due fattori cruciali:
- un caldo che ti fa sudare come un suino, ma non ti apre la testa in meta'
- la meta' della gente presente in hotel, ossia la meta' dei problemi per chi ci lavora.
Giovedi' e' il mio giorno libero: l'unico della settimana che riesco ad identificare con scioltezza.
Per questa settimana i giochi erano fatti alla grande. Io, G (l'assistente di bitonto) e lo Chef avevamo programmato una zingarata a Malia, la terra della perdizione. G. aveva affittato una Atos giallo canarino e doveva passare a prendermi alle 22. Mi faccio la doccia alle 20.30 (in prima serata) e non appena inzio ad insaponarmi i capelli mi balza un flash abbagliante: La Cena con il MANAGER zioXsto!
Avevo ricevuto un invito per cenare con il megadirettorearcangelo al ristorante a' la carte!
Ore 20.45 mi ritrovo a cena face to face con questo nasone incravattato che sciorina convenevoli posati e frasi fatte da inchiodarmi alla moquette.
Inizio a sudare peso e tra una portata e l'altra esco a fumare e provo a chiamare i mio collega: il suo telefono e' sempre dannatamente irraggiungibile.
Alle 22 stringo fortemente la mano del mio benvestito commensale e mi congedo dalla tarantella delle buonemaniere.
Mi vibra la tasca: SMS - Sto Con la Svedese, Salta tutto! Domani andiamo al mare!
--------------------------------Il sogno vitelloso non decolla!
Mi ritrovo gonfio di birra finoalle 2.00 alla discoteca dell'hotel.
Il fumoso locale e' molto piu' simile ad una bettola di Cracovia che ad un club 5 stelle. All'interno sono presenti 5 animatori dotati di dannatissimi fischietti e il barista Dimitri. Siccome non ci sono clienti accendiamo l'atmosfera con una Ice-Battle! Ossia inziamo a lanciarci cubetti di ghiaccio all'impazzata fino a ritrovarci sgolli d'acqua e sorridenti come ebeti valtellinesi.
All'1.00 mi si para davanti una bionda paranoiata con cui ho avuto una discussione di 2 ore, il giorno precedente: Miss PiM (potatos in mouth).
L'unica bionda occhi azzurri che mi fa ribrezzo al solo pensarla.
La platinata meretrice sbrocca perche' il barista ha finito la birra e mi attacca un sermone di mezz'ora sull'inefficenza della struttura per cui lavoro. Siccome la signorina e' troppo ubriaca per sostenere una discussione la butta sulle sue sfortune personali.
Urla, lei"Ho avuto un anno difficile, cazzo! Mi hanno asportato la milza e posso bere solo la birra! Io la pago, cazzo e questo imbecille l'ha finita"
Continua ripetutamente a spingermi la spalla sinistra e siccome le rispondo a monosillabi per 20 minuti buoni, lei rasenta il pianto isterico.
"Dai, cerca di divertirti!" e la scavalco per fuggire in direzione cameradaletto.
---------------------------doccia calda e sonno comatoso.
Alle 10 mi sveglia G., la cui Atos gialla strombazza sotto la mia finestra.
Urla come uno stracciaro: "Waglio! Andiamo al mare!"
Sul retro e' seduta Vale, l'assistente palermita pudica e flemmatica.
Io e G. passiamo un'intera giornata al sole cocente dell'estCrete al beach club del Maris Hotel, tra Gouves ed Hersonissos.
Si parla di calciomercato, topless e tormentoni non-sense e gossip di colleghi.
Un tuffo di pancia nel qualunquismo da maschiaccio italiota che mi rinfresca il cervellino.

Vale ci guarda con occhi gonfi di apatia che, fortutamente, non riesce a trasmetterci.

martedì 2 settembre 2008

Adriano, MM (manutentore Macedone)


Adriano MM, e' il personaggio della giornata.
Il manutentore Adriano e' uno di quei personaggi che Tarantino, non faticherebbe a chiamare Bad Motherfuckers (ossia brutti figlidiputtana). In soli 2 mesi di lavoro e' riuscito a farsi odiare da tutto l'hotel (oltre 300 dipendenti), un record che si e' sudato a colpi di liti inutili e scioperi per incomprensibili torti subiti.
Io lo trovo simpaticissimo...gia' dall'aspetto. Alto 1.60, nanobastardo, denti separati 3mm l'uno dall'altro, maglietta diligentemente infilata nei jeans (portati a mezza panza).
I suoi capelli, rigorosamente corti davanti e lunghi dietro come vuole lo stereotipo albanese, sono unti dalla nascita.
Sogghigna viscido e quando mi vede strilla come un pescivendolo, anche quando sto parlando forbito con clienti sanbabilini o pariolini.
Urla: "TOMASIIO! PORCAPUTANA! VAFAnculo esta Lavora de MerDa!" poi grandi passi si avvicina e ci tiene sempre a raccontarmi le sue vicessitudini sessuali nei minimi dettagli.
Alla fine mi crede un suo pari, specie dallo sguardo che assume dopo aver pronunciato la mitica frase: "Una Fazza...Una razza".

ps: se resisto a non odiarlo vinco un premio?

domenica 31 agosto 2008

Tragicommedia (4.am)

Per la prima volta da quando sono qui...mi sono accorto che oggi e' domenica.
Il segno rivelativo e' il forte malditesta, tipico del dayafter (come cantava Pezzali scardinando la metrica anglofona).
Ieri notte c'e' stato un grandissimo beach party, un divertissment logistico che ha permesso al managment dell'hotel di spostare i gentili turisti sulla spiaggia, mentre nelle area etilca-ricreativa veniva celebrato un matrimonio greco di 1.100 invitati.
Il motto del managment e' stato illuminante: "Fuori dai cojoni, che stasera si fanno i soldi pesanti".
E cosi', domenica mattina all'alba mi trovo ad aspettare le mie pecorelle in partenza facendo uno slalom tra pance tese gonfie di Ouzo e camerieri rabbiosi in turno da 13 ore.
Una partenza davvero maleducata, la definirei.
I miei ospiti erano sdegnati dall'ingente mole di ubriachi che deambulava senza meta per la struttura e non c'e' stato modo di mediare.
Un pelato sulla 30ina imprenditore di Bassano della Grappa, detto SkizoBreakfast ha messo in scena un teatrino burlesco.
L'oggetto della risibile tragi-commedia era, a sua detta, l'assenza di pane dal buffet della colazione anticipata.
Tale affronto cavalleresco stava per essere punito con uno schiaffo teartrale al portiere notturno NIKITA THE MAMA BOY.
Il campione dei pesi massimi della reception era sul retro bottega, e stava mangiando ignaro i suoi 300 grammi di pasta fredda rigorosamente bollita con il sugo di agnello e condita con una spolverata di Antinoki, un formaggio cosi' salato, che il sale puro a confronto sembra zucchero a velo. Quando si e' accorto del breakoforder di shakespeariana memoria, il portiere ha abbandonato il suo piatto di pasta e ha fulminato l'ospite con un "Stop screaming! Follow me please".
Con passo solenne, Nikita the Mama Boy, ha portato i suoi 100 kg in direzione del ristorante e una volta varcata la soglia ha compiuto il gesto risolutivo della tragedia mattutina.
Con eleganza ha sollevato il drappo che copriava 5 kg di pane fresco di ogni qualita', lasciando gli ospiti e l'assistente spettatore in un'aura di stupore.
Uno spettacolo godibile, non fosse per l'orario e la mia testa pulsante.
Come in ogni Desenlace che si rispetti, il mattino che segue la tragedia e' caratterizatto da pioggerellina a cui segue un sole fulminante.

miao!

venerdì 29 agosto 2008

Preveli: il paradiso fantozziano del tummer


Dopo aver affrontato l'ISP e il trasloco in una nuova camera*, sono stato prelevato dal mio carcere a 5 stelle e portato in un paradiso terrestre, stile SuperFantozzi.
PREVELI, la gardaland del turismo naturista. Ci trovi barboni neohippies e fighetti in fuga dagli hotel della costa nord.

Un posto cosi' incantevole da sembrare finto in cui un fiume di montagna, contornato da una foresta di palmizzi sfocia nel mar libico.


Siccome ero indeciso se fare il bagno dolce o salato, ho passato una giornata a leggere "La Grande Fame" di John Fante sulla spiaggia.
Le folate di vento mi mitragliavano addosso la sabbia ed ero cosi' mollaceo da non riuscire ad alzarmi dal lettino madido di sudore.


Cozze Revolution!

Ps: dopo 30 minuti di risalita dalla spiaggia di preveli....la visita all'interessantissimo monastero ortodosso!


*la nuova camera merita un post!



ISP con stuzzicadente


Il mercoledi' e' stato un giorno da leoni, come vuole lo stereotipo surfista al quale aderirei (non fosse per la pancetta сhe mi ritrovo sopra le gambe).
Solita svegliettina alla 5 per la partenza di sei pecorelle alla volta di Santorini, isola infelice raggiungibile da qui con sole 4 ore e 30 minuti di navigazione.
Poi doccia ice modello BraveHeart ed assistenza impavida sino al mezzogiorno di foco.
Quando sta per arrivare la PP, acronimo per la tanto ambita pausa abbuffet, ecco che mi arriva un tipo davvero degno di nota, davvero sopra le righe:

Il Siculo Politicante con stuzzicadente.

Ominide pelato sulla sessantina, slanciato come un fusillo in putrefazione, occhio pallato tipico dell'origine di provenienza, denti digrignati al massimo e stuzzicadenti perenne.
Abbassa gli occhiali da sole D&G (docce e gabinetti) e pronuncia la scoccante domanda:
ISP"Miiii, ma qui ci sono citta' intonno?"
T: "No Signore, la bellezza di questo centro e' il relax, godibile per la posizione isolata di questa struttura"
10 secondi si silenzio
ISP"Ci scrivo subito na mail alla mia 'genzia. Che mi mando' in un posto de'mmedda. Io sogno politico al paese mio e quando tonnero' a casa, ci faccio scrivera una pagina intera su'gionnale.
E adesso, giovane, pottami a fare un giro per lo villagg, che non capiscu dove sono orientato. Inteso che quando mi oriento, voglio andammene da questa mmedda."

APPLAUSI
T: "Mi segua, prego"

....La notte ho sognato di camminare a piccoli passi verso il burrone in direzione est. Con il potere evocativo di un "Si getti prego"ho goduto nell'osservare l'ISP in un volo di 40 metri nel Blu...

un puntino bianco, che diventa un punto rossastro in dilatazione e poi
in dissolvenza...

lunedì 25 agosto 2008

il cordolio

E cosi', anche i migliori se ne vanno. Lady Lost Forever si e' imbarcata questa mattina.
Al cheek in abbiamo avuto seri problemi, perche' era ubriaca da far vomitare un suino.
Urlava come una pescivendola ed agitava le braccia come un vigile di Piong Yang, il tutto per 10 minuti di coda.
Se non ha dirottato il volo, ora l'immagino sorseggiare Pinapple Gin all'aereoporto di mpx.
Il mascara verde che gli cola dagli occhi disegna simboli ancestrali che nessun assitente e' ancora riuscito a decifrare.
Nelle orecchie risuona la sua voce, gracchiante, invadente e dannatamente rock.

Ozzy: risposati!

sabato 23 agosto 2008

Il mio collega di Bitonto

G., prima di fare questo sporco mestiere ha interpretato il ruolo di intercettatore in questo cortometraggio di infima fattura ma davvero spassoso nei contenuti.
Data l'amatorialita delle riprese, ci si aspetta sempre che il tutto sfoci nella pornografia piu' diretta.
Ad ogni modo, G. e' un personaggio stratosferico, possiede umorismo corrosivo cacacestyle.
Il motto e': SaungueLatt revolution!

venerdì 22 agosto 2008

Customer Sms


Quando ho dato vita a questo blog, non avevo nessuna intenzione di spiattelare ai quatro venti i cazzacci miei. Date le opportunita' servite da questo lavorazzo, sfrutto il pregio di allestire una sorta di "bestiario sociologico" attingendo ad ampie mani dalla zoologia turistica.
Tipi da spiaggia, paronoiati d'acqua dolce, sciupafemmine di provincia, semplici testequadre.
Volti e frammenti di vita che mi si scagliano contro ogni giorno e rimbalzano su queste pagine, senza filtro alcuno se non il mio cervellino bacato. AO! IERI ERO QUI!
In questi giorni ho tenuto spento il cervello, per via di forti emozioni personali che mi han travolto ....a tratti mi son sentito come in un famoso e gioviale programma della Carra', dove il legionario incontra gli affetti perduti, oltremare. Una scenetta che vissuta non pare patetica come in Tv, e nemmeno ho sentito l'esigenza di cambiar canale o alzarmi per fare pipi'.

Vabbe', riappiziamo il faro sull'hotel.

Le vere olimpiadi le sta' vincendo Lady Lost Forever, la sbronza perenne con la voce da cornacchia. La troiazza semina il panico tra il personale per via di richieste senza senso alcuno. La logica del raki e' incomprensibile a tutto il personale aberghiero e se non avessi intervistato gli Hellacopters non avrei proprio saputo come prenderla.
LLF e' una vera rockstar e per tanto va trattata con un buon melange di strafottenza e sottomissione. Una linea sottile che, a domande senza senso, sforna risposte immaginifiche.
Tipo: "Uei tu Signorino! mi hai noleggiato una macchina con la frizione bloccata, sai? Allora mi ripaghi portandomi un caffe' macchiato freddo ora! Oppure mi ridai i soldi delle escursioni! Scegli tu, ragazzino! Ma tu pensavi mi volessi suicidare? (e per 5 secondi piange) e poi (per 5 secondi ride)"
Mi sento come Yung per 10 secondi netti e poi mi assale un senso di panico totalizzante.
La affronto rispondendo dall'ultima domanda alla prima e la liquido con un bel "Si rechi in reception che c'e' un messaggio importantissimo per lei" E sparisco perche' e' il mio orario di chiusura.

MAMMOLO. VtiB (very typical italian boy). 40 anni suonati, sovrappeso a macchia d'occhio, pantaloni a cachi da grufolone, sguardo perso nel vuoto, capello lungo e lentigine pronunciata. Non passa meno di 5 minuti senza la sua Ma Mma (sillabando, mi raccomando). La signora si prende cura del suo pargolone in ogni dettaglio. Gli impone la strada piu' breve per risalire la camera, gli regge il vassoio e seleziona il cibo piu' sano e infine lo attende davanti alla porta del bagnodegli uomini andando in paranoia con un massimale di ritardo di 3 minuti spaccati.
Mammolo non fa domande all'assistenza, e' la mamma che gli regge la voce (portavoce).

Doppio SMS da un cliente di luglio
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Ma a ferragosto non ti hanno denunciato?
Un saluto a tutti voi
Mauri (rompi coglione)
Davide (carta in du cess)

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La (nome compagnia per cui sgobbo) ci ha proposto mezzo mail di inoltrare la pratica per il rimborso. Ma noi uomini perbene, gli abbiamo detto di infilarsela nel culo!

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Dopo 20 minuti di frullatore cerebrale risalgo al mitico Sign. PappaL., uno sbirro spellacchiato che hai tempi mi fece passare una settimana da caserma, e ora mi scrive sms da amicone.
Questo lo specchio purissimo del lato meschino che contraddistingue la razza italiota.
Clik!

ps. cortese. Dai, amici. Potreste per cortesia commentare questo mio spazio multimediale.

ps. scortese. Ziofa! commentate sto cazzo di blog, che mi rompo i coglioni se no!

domenica 17 agosto 2008

La Famiglia TantaVoglia

Ribaltando la profilazione verista di una famiglia con fato avverso, oggi ho avuto accesso ad una storia degna di racconto, ma molto piu' semplicemente degna e punto.
Al ritorno da 9 ore di aereoporto mi sono rintanato nell'ufficio del front office manager (FOC per gli amici) e ho avuto modo scambiare 4 chiacchere sincere con le receptionist.
L'ufficio si trova dietro il banco reception ed e' un vero e proprio crocevia di situazioni interessantissime. Molto importante sapere che l'ufficio e' dotato di climatizzatore, posacenere e una piccola tv a 1 pollice emmezzo per guardare senza audio le tanto discusse olimpiadi di bejing.
In 5 minuti di conversazione con la receptionist Sig.ra K ho preso una lezione di vita davvero tosta.
La Sig.ra K., originaria di Athene, ha sposato due anni il Sig.r Georgos. Nominati da me
(la famiglia TantaVoglia)
Georgos, qui ha un doppio lavoro, facchino diurno dalle 7.00 alle 15.00 e portiere notturno (nelle notti di grande affluenza d'arrivi). Come se non bastasse, Georgos al weekend lavora come cameriere in una taverna. Quando ho sparato in faccia alla mogliera la domanda straniante:
" Ma come caaaaaaaaaaaiser fa? Il corpo umano non ha un limite?"
Lei mi mostra la foto della figlia piccola di due anni e con lo sguardo duro come il marmo mi risponde: "Non vogliamo far mancare nulla alla nostra piccolina". E ride con lo stile di Dracula, facendomi quasi un po' timore.

Capita che gli uomini sperperino anni di vita senza una conversazione cosi' onesta, e oggi per me, cinque minuti bastano per far girare il mondo in una trottola di sacrificio ed onesta'.

Un tripudio di energia. Mi sento come in curva e non tifo nemmeno per la scuadra sbagliata.

giovedì 14 agosto 2008

Concedo un frammento visivo

Dopo un mese narrare vicende rocambolesche, ecco una prova lampante che le stronzate che racconto non sono frutto acerbo del mio intelletto bacato, bensi' vita consumata.
Ecco una foto del compleanno del mastino (rigorosamente al centro), accompagnato nell'agonia post etilica da Teo e Uber, i due amici cantonesi dal ghigno sardonico.
La faccia del mio collega e' qualcosa di unico ed irripetibile.
Grazie teo, mi hai fatto svegliare contento!

mercoledì 13 agosto 2008

pizza cretese serale e dissenten mattutino


Dopo una giornata in cui tutti i nuovi arrivi volevano cambiare camera, io e e Sua maestosa gonfieta' (il collega mio) ci guardiamo e abbiamo lo stesso sentore.
La fuga!
Alle 20.00 chiudiamo l'ufficio e non appena sbrigo le pratiche di chiusura mi fiondo in reception per bloccare un taxi per le 21.15.
Per il principio greco della Malakia, ossia la legge di fortuna avversa che impera in questo lavoro. Per capirci, non appena qualcosa viene programmato; arriva qualche entita' disturbatrice a distruggere tutto.
E cosi' ecco cosa succede dalle 20 alle 21:

- Balza dalle tenebre dello snack bar la gentile ospite piu' sbronza del mondo:
Lady Lost Forever.
45 anni portati con il rancore di una 70enne, malboro fumate a raffica, fiatella di raki da abbattere l'esercito di Scipione l'Africano, eseigenze pazze e disperatissime.
Sguardo intimidatorio che lascia intendere che sia pronta ad esplodere da un momento all'altro.
LLF pretende di prenotare 3 escursioni a caso in stile roulette russa e vuole pagare nel modo a me piu' scomodo, ossia con carta di credito.
LLF mi chiede con la cortesia di una lurida di Tolosa di portargli immediatamente una bottiglietta di acqua gasssata e un caffe con latte caldo a parte. Schiocca pure le dita, l'imbecille.
LLF mi obbliga a chiamarle un taxi senza sapere dove vuole andare; il che mi costa un colloquio froidiano per scavare nella suo intelletto deframmentato dal gin e scoprire dopo 20 minuti che il taxi lo vuole usare per farsi accompagnare alla camera (40 mt sulla destra).

Quando risolvo la patologia di LLF ecco che compare: la Famiglia PaneVolpe.
La Sig.ra Panevolpe mi ha chiamato 7 volte durante la giornata perche' era molto e molto agitata. Durante un'escursione ad Heraklion la signora, accompagnata dal callido marito, ha comprato una collana d'oro dal valore monetario di 900 euro. Cosi': Sanguelatt!
Una volta rincasata, la signora ha notato un particolare saliente nel suo acquisto: l'omissione del simbolo di qualita'.
Ora la signora pretende che l'assistente turistico (PD sono io!) torni subito con lei al negozio e le faccia ridare i soldi.
Preso da un delirio di onnipotenza penso di averne la facolta' ma dopo pochi istanti capisco che e' la Sig.ra ad aver perso le facolta' psichiche.

Fanculo, mi faccio una doccia in 4 minuti netti e dopo 20 minuti mi ritrovo ad Agia Pelagia ad ordinare una Piza margerita. La pietanza sostituisce la mozzarella a 1kg e 4 etti di feta marciscente, il che mi causa (in data odierna) uno skuaraus da ornitorinco.
Il mio collega, invece, ingurgita kili di insalata e una pizza speziale che ha sopra i pesci di tutta la baia. E sta bene come il mondo: il pallone sonda!

Dopo un overdoze di dissenten sono pronto ad affrontare la giornata, attento a non sorridere troppo altrimenti mi lascierei troppo andare.

Giornata di merda?
Tutta colpa della so called, Piza Cretese.

lunedì 11 agosto 2008

I clienti Vip Vip


Favoloso!!! Ieri notte dopo solo 16 ore di lavoro ho avuto un ora di cortese scontro con una famiglia Vip.
Sono le ore 00.34. Ding Dong. Ha inizio un match pugilistico a colpi di sorrisi di plasica stile Piersilvio B e un kilo di leinonsachisonoio serviti su un piatto d'argento.

La formazione del team Vip Vip:
1) La mamma. 35enne italo-sudamericana. Magliettina rosa pinko e tacchi vertiginosi
2) Il suo lui. Fabrizio Corona con sguardo perso nel vuoto, sudato con stile.
3) due bellissime bambine mulatte che non meritano i genitori vuoti che si ritrovano.

La famiglia Vip (supersegnalata) si riconosce per i seguenti tratti somatici:
- Non urla mai
- Non si muove dalla hall sino a che non ha il numero di telefono della mia responsabile
- Tiene sempre a dire che non vuole darmi noie ma che non scende a compromesso alcuno.
- la signora, unghie lunghe laccate di nuovo, mi tocca sempre sulle spalle ogni volta che pronuncia sibilando una cattiveria nei confronti del tour operator per cui lavoro.

Nel giro di 10 minuti, la famiglia Vip Vip riesce a fare le seguenti richieste
1) "Esigo una camera Superior fronte mare, altrimenti mene vado subito, intesi?"

2) "Esigo cambiare albergo e non disfo nemmeno le valige"

3) "Mi porti cortesemente del latte caldo per la bimba

4) "Mi porti una bottiglia d'acqua fresca"

5) "Chiamami il portantino per le valige"

6) "Il braccialetto Allinclusive io non lo voglio, non sono ne un carcerato e nemmeno sono in colonia"

7) "Si puo' accendere l'aria condizionata qui in reception, ma non muori dal caldo tu, vestito cosi' con quei pantaloni lunghi...

8) Ma non fanno mai le pulizie nei bagni comuni? Io non ho nemmeno avuto il coraggio di entrare.

Avrei voluto rispondere alla signora: "Sono andato a pisciare 5 minuti prima del suo arrivo e se solo sapevo che uscendo l'avrei incontrata, difficilmente averi trovato il coraggio di uscire".

Opposti Discordi.
Vippismo Militante! Massima solidarieta' ai benestanti ViPs: cosi' soooli... cosi' vuoti...

domenica 10 agosto 2008

Paura e Delirio deaumbulando tra Hotel ed Aereoporto


Oggi record Olimpico. Sveglia ore 3.15 ed assistenza aeroportuale fino a mezzodì'.
L'agosto mi e' saltato addosso famelico. Lo leggo stampato nei volti corrucciati degli ospiti che arrivano in vacanza. Milanesi idrofobi, Veronesi rabbiolenti, Catanesi criptici (dalle lamentele al mio udito indecifrabili). Le miei liste di Pax in house (ospiti) sono raddoppiate e di conseguenza i problemi che mi scaricano addosso non appena vengo identificato. Nessuno di loro, oggi, era a conoscenza del fatto che avessi gia' lavorato le mie buone 8 ore, quando sono stato sbranato in reception per un grosso problema di assegnazione camere.
Il problema mi costringe a rimanere nella hall fino alle 15.30, tempo di organizzare una partenza di 50 persone e tornare in aereoporto a lavorare. (il pranzo?)

Un duplice fattore sta letteralmente calpestando la mia figura professionale.
- Il lassismo mediterraneo con cui i manager della struttura affrontano i problemi
- Il periodo culmine della stagione

Tra l'incudine e il martello, l'assistente si ritrova a vestire i panni sudati del mediano stile Oriali (per dirla come quel mentecatto che va in classifica). Correre a destra a manca senza il pregio del Gol, servendo bigliettini carichi di problemi che la reception cestina senza scrupolo alcuno.

Il team di animazione, incredibilmente skizoide e senza esclusione di sorrisi urla, canta, balla e finge di divertirsi per essere sottopagato.
Le reception, ormai, si riempiono le guance e sbuffano davanti ai clienti.

Il portiere di notte Nikita (il gigante buono), mi confida il suo tantalico supplizio di non riuscire a sedersi ad un tavolo ed ordinare cibo da oltre 3 mesi.

La guest relation, viene da me sorpresa, versare lacrime, davanti alla fotocopiatrice. Quando le chiedo perché mi dice che stamattina ha visto uccidere un topo.

Questi alcuni stralci di memoria.

Saluti dal fronte.

A presTUM

lunedì 4 agosto 2008

La mia giornata Skata'


364 giorni all'anno, alla domanda "ti canis?" i greci rispondo Cala' (trad Come stai? Bene bene); ma un giorno all'anno anche loro si lasciano andare al pessimismo militante e sputano uno Skata', letteralmente giornata de mmerda.
Credo che oggi io abbia passato una giornata in Skata' Mood, ossia inavvicinabile.
Sveglia ore 4.30 per la partenza di 12 Pisani, tra le quali si e' distinta la:

MAMMA SOFFERENZA
Ore 4.15 la mamma sofferenza scruta l'abisso della notte dai divani della reception, appena mi osserva scendere goffamente le scale languisce e rotea le pupille in disperata ricerca di "Pietas" latina.
Suo marito con tanto di crapa pelata lucida stile mastro lindo concentrato indossa scarpe da tennis prada senza calze e smanetta su transazioni bancarie al pc della hall. Il pelatonzo e' incurante delle tonnellate di spasmi emotivi che la moglie sta vivendo e muove i suoi piccioli, lasciando a me la sua disperata situazione famigliare.
La Madame avvolge il proprio pargoletto di ben 7 anni in un lenzuolo dell'albergo, il figlio trasognante pisola incurante dell'ansia materna.
Appena la MAMMA SOFF mi nota incalza una sfilza di domande infinite che culminano con l'assurda richiesta di portarsi a Pisa il lenzuolo dell'albergo. A sua detta "il piccino c'ha freddo e...LEeeI! Signor Tommaso non c'ha cuoore!"
Mi afferra il braccio e mi sussurra cattivissima "Appena torno a casa le rivolgo una bella lettera di lamentela, questa struttura e' fatiscente quanto la sua professionalità'".
La mamma sofferenza inizia a pensare molto prima dell'assistente turistico e per affrontarla avrei dovuto svegliarmi alle 2.30 e fare un paio d'ore di Yoga ascoltando i Mùm appalla sul mio ipod.
Cosa faccio?
La guardo riconsegnandole la dose di pietà con cui mi ha a suo modo augurato buon giorno.

La giornata prosegue con 10 ore di assistenza aeroportuale e ritorno al club alle ore 19.00 dove fino alle 23 affronto funambolici cambi camera e assurdità' vestite da domande.

ECCOLE in ordine sparso:
"Ma con le infradito posso entrare al ristorante o me rimbalzano?"
"Adesso lei mi procura subito latte caldo per la piccina se no faccio un casino che lei non si asciuga più gli occhi!?"
"Mi cambia 2 euro per i videogiochi, ma qui c'e' l'euro, ne'?"
"Ha mica uno stick per le punture di api?"
"Mi consiglia l'escursione meno dispendiosa?"
"Mi indica sulla piantina la strada più semplice per raggiungere la stanza della mia amica?"
E dulcis infundo una vecchia viva per miracolo: "Uei giovane! (muovendo la mano con 4 dita unificate) Ha un fresh and clean per mia nipote!?"

Ore 00.00 arrivano 28 Milanesi incazzati come bestie per 2 ore di ritardo.
Li lavoro di cortesia e riesco ad evitare i cambi camera, ma coinvolto da attacchi di gentilezza per poco non gli svengo tra le braccia come una nobildonna inglese del 600.

"No signore non sono Omosessuale, sono solo emotivo"

E anche stavolta, mi salvo il culo!

-----------------------------biiip!

giovedì 31 luglio 2008

Il compleanno del Mastino

Nella notte che cavalca il 30 luglio in direzione 31 e' veuto alla luce quel pallone aerostatico del mio collega. Di ritorno dal mio giorno libero ad Agios Nikolaos, anticipato di un giorno per l'evento sovrascrtto, mi ritrovo l'obesoide seduto al tavolo con 3 coppie giovani, tra cui i famigerati ganja lovers (from Bellinzona, ne'!)
Ha inizio una tarantella meravigliosa di frasi fatte e luoghi cumuni tra le differenzi culturali tra gli italiani e gli svizzeri. Un tete a tete senza capo ne coda che ha il suo culmine quando il rasta man mi prende per il braccio e mi sussurra "Stasera sei fortunato!". In 4 secondi netti la mia mente pensa alle cose piu' assurde che potebbero succedermi, sevizia, omosessualita' costrittiva, segregazione, rapimento, castrazione! Ma no, il cicciorasta mi fionda in tasca un sacchettino profumato, tipico della sua regione di provenienza.
Butto uno sguardo al mio collega e lo vedo paonazzo come un peperone equatoriale e dopo pochi scambi di battute alitose, scopra che in 35 minuti netti ha bevuto il seguente quantitativo etilico:

- 3 birre medie
- 2 daikiri frozen
- 1 negroni sbagliato

Ore 1.00 io e il mio collega siamo seduti al tavolo del beachbar, introno a noi le coppie luganesi incalzano battute volgarissime
(tipo: Ue' tommaso! Sai perche' alla donna ci hanno fatto le gambe, ne'? perche' se no lasciava a terra la bava come le lumake!") Ho il primo sentore di svenimento.
Il mio collega mi piazza gli occhi addosso e li sgrana come fossero lanterne, mi guarda perso nel vuoto e assalito dal suo senso di pudore mi stringe il polso.
"Tomma' nun me sciento beene" e mi crolla addosso, cazzo.
Mi faccio aiutare e lo trascino sul lettino dove, a colpi di bicchieri d'acqua in faccia, lo tengo cosciente. "E' la fine" penso.
Mi ci vuole mezzora per farlo alzare dal lettino e con l'aiuto dei due svizzeri in altri 20 minuti riusciamo a percorrere le scale e a parcheggiarlo vestito nel suo letto. Si riscvegliera' con le scarpe ai piedi, e nonostante il ventilatore puntato in faccia, in una laguna di sudore.
Io, mi sveglio alle 7.00 e dopo una doccia fredda sono operativo per la partenza di Gortyna. Prima di uscire osservo il mio collega grufolare nel suo post sbornia. Prendo un post it e lo piazzo sulla porta.
Scrivo solo poche parole:

No More Cocktails!
Buon complenno Bulldog!

martedì 29 luglio 2008

Il Welcome Cocktail

Il martedi' di fianco alla reception la guest relation franco svizzera Vivienne scrive a pennarello, con i caratteri di una tredicenne pruriginosa " Tonight at 7.30 all the guest are invited to the welcome cocktail".
Una farsa assurda in cui lo staff della direzione coccola di leccaculismo i clienti che hanno aderito alla formula Lusso* ossia si son fatti inchiappettare doppiamente.
La guest relation distribuisce decine di sorrisi uno piu' finto dell'altro. Ma veniamo al mio ruolo. Io devo stare in perfetta divisa affianco al direttore e quanto arrivano i clienti italiani danarosi devo sussurrare al suo orecchio (pieno di cerume) i loro cognomi blasonati.
Oggi e' stato uno spasso perche' i clienti privilegio hanno tutti snobato il coktail e si sono presentate solo 3 coppie di italiani giovani, tra qui ho identificato una coppia SIMPATICISSIMA.

- I GANJA LOVERS
Lui: un tracagnotto dredduso con doppio piercing alle sopracciglia. Ogni due parole incastra un imprecazione e quando ride sembra voler far crollare le montagne di fod bay.
Lei una sfattona da panico vestita da hippie chic che nella sua vita ha imparato solo a ridere alle battute nonsense del suo fidanzatino lord.

Potete immaginare quando per contratto sono stato costretto a presentare sti' due ceffi al direttore?

FREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEAK REVENGE.

@-@
eh andiamo!

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postilla esplicativa

* La formula lusso include:

"stanza vista mare" che per le norme internazionali significa uno micromilimetro di vista mare con campo visivo a 197gradi, ossia oltre il limite dell'occhio umano.
"Cibattine confort" minchiatine di plastica che si sciolgono dopo due giorni di vacanza
"Telo Mare" cambiato 3 volte alla settimana invece di 2
"Borsa Mare" fino ad esaurimento scorte, articolo esaurito ad inizio giugno

domenica 27 luglio 2008

Il veronese malandrino

La domenica sono in aereoporto e aspetto i gentili ospiti che goffamente deambulano verso di me con sguardi persi nell'oblio delirante dell'aereoporto di Her. Ogni volta mi costruisco dei micro film sui loro volti, espressioni facciali che comunicano al primo impatto. Il Signor Ansia, la nobildonna Apatia, il signor Loggorea, la bambina Possessione e la Mamma Asfisia. Queste sono le maschere piu' ricorrenti in questo carnevale del divertimento pre-confezionato.

Oggi ho avuto il piacere di entrare in contatto con un nuova ibridazione caratteriale: Il veronese malandrino.
Capelli mossi con meches grigiastre tendente all'unto grassodibalena, occhiali trendi con ditate ben piazzate sulle lenti, sudorazione elevatissima e battito cardiaco pari a quello di un coniglio mannaro. Le pupille giocano a ping pong su ogni fondoschiena delle assistenti piazzate davanti ai bus. Mi guarda con schifo, il pappa gordo. Il suo cognome e' Prugnol.

Al suo fianco una bambola ramona italorussa 90-60-90. Le sue labbra schifosamente rifatte mulinano il chewing gum con lo stile di una Serena Grandi in RiminiRimini Revisted.
Nella sua testa bacata, si crede cliente Vip e inizia a sciorinare le domande piu' imbecilli che il cervello umanano possa pensare. Tipo "Ma giovanotto! Il bus e' condizionato? No perche' se no io col cazzo che salgo. Prendiamo un tassi', vero tato?" Lui la guarda come per strangolarla abbassa il capo e con una pacca sul culo la fa accomodare sul bus (ghiacciato come un freezer).
Tutti gli ospiti mi sorridono svogliatamente, questa copia di stronzi guarda fuori dal finestrino come a caccia di fantasmi tra gli aranceti dell'altopiano del Messara'.
Distribuisco le carte di registrazione ed ecco la prova del 9. Il Veronese Malandrino rivela il suo self. Mi aspetta e sottovoce mormora: "Io stammerda non tela firmo. Dove cazzo va a finire la mia privacy?" Io lo guardo fintamente spaesato e gli sparo tra gli occhi " Se Lei non firma la card, la reception non le consegna le chiavi della stanza"
Lui incalza "Cazzo, allora non mi vuoi capire"
Io mi limito ad accennargli un sorriso ma mi esce una smorfia, obliqua...molto obliqua.

sabato 26 luglio 2008

Il loro grosso grasso matrimonio greKO


Al Sabato mi tocca la sauna in ufficio. In america direbbero un "mini open space" ma a prima sguardo cretese penso sempre ad un buciodichiulo-bugigattolo. La lotta per accaparrarsi 4 scrivanie per 20 corpi sudati che pulsano la pressione di un intera settimana di lavoro.
Ore 15,00. Dopo mezzora di macchina, provando a tutti i costi a spiegare ai miei colleghi chi fosse Sam Cooke e quanto possa distendere il Soul. Si arriva nel Sobborgo di Her dove e' piazzato l'ufficio.
Il mio posto e' sul divano, entrando sulla destra. Cartelletta in mano e orercchie appizzate alla MynameIsTanino!
In quell'ufficio succede il delirio totalizzante, 30.000 comunicazioni di servizio si intrecciano in ogni forma mediale, sms, mail, telefonate di scortesia, discorsi retorici di supervisor in stile ducaconte semenzare e manciate di sisisi, accenni di assenso al potere di fantozziana memoria.
Succede a volte che qualcuno, preso da impeto di riscatto sociale si ribelli, ma prontamente viene raggiarato e tacciato in modo binario o da permalosetto o da impaziente.
Il primo caso puo' accadere quando qualcuno si lamenta delle condizioni africans in cui siamo costretti a trascorrere la nostra degenza lavorativa.
Il secondo puo' persino accadere quando si racconta ai supervisor che una cliente ci ha esposto davanti agli occhi il proprio dito medio.
Fuori dall ufficio approfittiamo di mezz ora di pausa per un pit stop ad Aghia Pelaghia, che i clienti bergamaski pronunciano sempre come tuttodiunfiato e senza il gh. Agiapelagia (da ridergli in faccia xxx). Mi compro un doposole di singaporiana fattura al prezzo turistico di 14 euro. E mi sento felice, pure, perche' e' la mia prima manifestazione di consumo in oltre un mese di permanenza sull isola.
Arrivati al mio Hotel alle 18.30 scopro una favolosa sorpresina. Oltre i 1.000 clienti allinclusive, stasera ci sono 700 ospiti extra per un matrimonio.
Piazzano i mangioni nell area starlight, un' aia per polli a 5 stelle addobbata come una bomboniera russa.
Il quartetto e' gia' appostato per sciorinare sirtaki per 10 ore consecutive.
La sposa ha un sorriso che apre in meta', gli ospiti hanno ventri pavarottiani.
La festa deve ancora cominciare e mi sembrano gia'...
tutti alla frutta

giovedì 24 luglio 2008

Waitng for a bus (Brian di Nazaret Richie)


Eccomi di ritorno dal mio primo day off, dopo un mese di incessante sgobbo.
Flashback.
Mercoledi' ore 20 chiudo l'ufficio sudando sul fax che non vuol saperne di darmi la ricevuta. e 45. Eccomi alla fermata dell'autobus sulla new national road, direzione ovest...road to Retymno. Ad attermi al Creta Star Luxory Hotel ci sono Giuseppe e Gianluca i due colleghi che hanno deciso di ospitarmi per la noche brava.
Potete capire come si sente una persona chiusa nello stesso albergo per oltre un mese, una persona che non e' capace di stare nello stesso posto per piu' di 5 secondi, poi..
Con un adrenalina pari a quella di un Toro di Pamplona, eccomi alla fermata del dannato Bus Minoah Line. Passano 20 minuti e del bus nemmeno l'ombra. Il sole sole tramonta con flemmatica grecita' e le cicale iniziano a perforarmi i timpani. Passano altri 40 minuti e inizio a perdere il senso del tempo. Mi assale una rabbia infuocante stile Muratore di Rozzano e inizio a tirare piccoli calci alla precaria struttura lignea che ospita il mio sdegno. Osservo un Geko che frana goffamente dalla parete destra di Plexiglass. Inizia il mio rosario di maledizioni nei confronti della terra che mi ospita. Dal vilaggio fantozziano in cui vivo proviene la snervante canzone miniclub "Il coccodrillo come fa", una panacea per attrarre i mocciosi ed allontarli dai loro genitori mentre limonano come quindicenni alla prima gratta.
Riguardo per la decima volta l'orario del Bus, ultima corsa per Retimno, ore 21.
Guardo l'ora e sono le 21.50. Sfrecciano camion e macchina a pochi centimetri dal mio furibondo corpiciolo. Ogni tanto faccio capolino e accenno con il pollice il gesto fuorimoda dell'autostopista disperato.
In fondo, spero nessuno mi noti...piu' superficialmente spero nessuno mi centri.
ore 22. Sono pronto a rientrare sconsolato al mio albergo per passare il mio day off in un sonno rigenerante di 18 ore.
Conto 11 passi, cazzo e vedo un luce che sfreccia verso di me.
Scorre la scritta salvifica HERAKLIO - RETYMNO LAST BUS.
Salto, mi sbraccio e per poco non stampo un bacio sulla fronte sudata dell'autista nerboruto.
Per 24 ore, io: sono libero.

martedì 22 luglio 2008

Il Pos in riva al mare


Qui al XXXFodeleBeachXXX, non abbiamo il pos elettronico, quell aggegino infernale in cui strisciate le vostre scintillanti carte di credito.
Numeri a rialzo per estratti conti in vertiginoso ribasso.
Ogni volta che i clienti pagano con la carta inizio a sudare freddo, nonostante i 63 gradi della hall che mi ospita. Devo eseguire la strisciata a pressione del Pos manuale, un aggeggio con cui il mio bisnonno aquisto' una balilla verde nel 46'. Oggi il mio collega ha pensato bene di passarmi una carta pos sporca e io incurante ho eseguito un pagamento. Trattasi del signor Nardello, un frigorifero abruzzase appena sposato con una buzzica stile Nadia Rinaldi, prima del trattamento coca/rum. piu' coca che rum.
Sono stati al mio banchetto un quarto d'ora facendomi le domande piu' insulse del pianeta e poi mi hanno lasciato solo con in mano un pos che la banca mi ha immediatamente respinto.
Come da tradizione abruzzese e' scattata la caccia all'orso.
David CrokeTum si e' lanciato in 45 minuti di saliscendi disperato alla ricerca del cliente.
Li trovo in spiaggia in riva al mare mano nella mano, tra uno stuio bambini crucchi, crukketti, urlanti inni di gioia a me incomprensibili.
"Signore, la prego" dico io "Mi spiace moltissimo disturbarla ma la banca non ha accettato il suo paganto per un piccolo segno apposto sulla carta"
Lui in prima battuta mi guarda come se avesse l'intenzione di strangolarti e poi allarga gli occhioni, lascia la mano umida della mogliettina cicciosa e mi risponde sollevandomi da terra "Ma ragazzooh. Te ho gia' detto de non chiamamme Signo'. Damme delTu daiii. Ora mi metto le scarpe e vengo subito a farne n'arto. Ma quello vecchio nun telo devi intasca' neh'" E poi ride, l'orsacchiotto burlone.
Io gli volto le spalle, con 30 kg di meno e lui e' ancora li' che ride.
"ma che cazzo c'avra' mai da ridere, un viaggio di nozze in un bordello del genere e' un tuffo di pancia su un letto di spine metalliche"...
Penso,
e sono io a ridere, di lui.

lunedì 21 luglio 2008

Trauma post aereoportuale

Mi ritrovo nella hall del mio albergo, e' notte inoltrata.
Il binomio domenica-lunedi' svanisce con il transito dei baristi e dei ragazzini ubriachi marci che salgano le scale vimitando il lezzo della loro vacanzina salubre.
A Kato Gouves, nella bacheca del nostro ufficio, accanto al mio nome (che mai piu' dalla 5 liceo fu scritto per esteso TOMMASO) nella casella di domenica e lunedi ci sono 3 lettere molto pesanti APT.
Si tratta di essere reperibile 24su24 per i trasferimenti aereoportuali, dallo sbarco dei suini della valbrembana, ai catanesi truci. Questi ultimi, e non per motivi raziali, molto molto molto meno posati dei primi.
Ci sono 2 categorie di Catanias che ho messo sociologicamente a fuoco.

I SIGNORI DENUNCIA
Lui veste un fresco di lino candido come le nevi dell etna, lei un vestito a fiori che prova malamente a nascondere le vene varicose. La signora ha uno sguardo bieco dal suo largo cappello stile Regina madre.
Il maritino suole sempre congedarsi dalla mia figura, oltrepassando a grandi falcate la frontiera del leinonsachisonoio per gettersi nella pagliacciata della finta telefonata ai suoi avvocati.
Questi buffi teatrini avvengono per i motivi piu' futili come:
- esigenza imminente di un doppio rifornimento al minibar della camera
- orario hitleriano di rifacimento camera
- cuscini ne troppo alti ne troppo bassi (diciamo medii per capirci)
Il signore con fare da AlCaPPOne, sbraita il mio nome al cellulare.
Mi avvicino e gli sussurro "signore, si e' ricordato di fare lo 0030 per chiamare in italia"
Sbianca e se ne va sbraitando di avere contatti legali anche in grecia.

LA Famigghia DAMMALE
Lui ha passato i 30. Veste una cannottiera tarocca armani e quelle scarpe di gomma piuma da Clown di portofino. Nella hall, non si cura di alcun veto e fuma a nastro malboro red, incastrandole tra pollice e medio e nascondendole nella mano destra.
Lei, ha le labbra a canotto di un rosa che ti prende la viste. Veste come una peripatetica della paulesse, facendo ondeggiare la sua fertile quarta misura. Mastica big bubble emanando un fetorino che farebbe rigettare Gargamella e per il nervoso si tortura i lobi delle orecchie, sopraffati dal peso di grani orecchini d'oro (stileZingaraCheTiFaleCarte")
Quasi sempre, ostentatano figliolanza chiassosa al seguito ma non se ne curano piu' di tanto. Ricordano a tutto l'albergo che sono genitori, pronunciano il nome dei figli URLANDOLO 329 volte al giorno.

Si congedano da me dicendo "Eh speru pette' che domani il noshtru probblema sia tutto sistematu, eh!"
Quasi ogni parola che pronunciano finisce per U.
TuM

Tu: rafforzando l'identita' del lettore catanese,
alla calvino suvvia..


Mi abbraccio

includendovi


Ps. torno da nikita che mi offre dei pasticcini che ha preparato sua madre, la delizia per i buzzichi

venerdì 18 luglio 2008

Lettera panopticale

Gentile Ospite (Signor Turista),
le scrivo questa lettera perche' la mia uniforme non mi concede di spiattellarLe sul muso queste parole cordialmente corrosive.
Vorrei avvisarLa del mio profondo senso di disgusto nei suoi confronti.
Lei crede d'esser libero e scorrazzare per il Suo albergo senza che nessuno sappia nulla di Lei; si sbaglia.
Ancor prima di mettere piede in questo albergo il suo nome e' impresso su una lista nominale che contiene ogni sorta dei suoi diritti.
Il mio compito e' far si che solo cio' che lei a pagato, possa essere adempito.
PEr quel che mi riguarda Lei e' solo un buffo nome su una lista.
Io senza questo maledetto cartellino perdo 50 chili e mi sento a tutti gli effetti una persona vera.
La prego di risparmiare il "leinonsa'chisonoio" perche' non mene curo a priori.

Le auguro una piacevole vacanza,

PS. Percorra le scale con prudenza e non si faccia male altrimenti saro' costretto ad aprire un Sinistro e il mio collega non mi vuole insegnare la procedura.

giovedì 17 luglio 2008

il motivo annaquato

IL PENSIERINO
Sono partito alla ricerca di un motivo valido. Mi ritrovavo da troppo tempo a meditare una scelta, paralizzato nel limbo di post studente.
A parte tutte le peripezie, sto conoscendo persone meravigliose. Gente che sgobba di brutto come i facchini o le ragazze gobbiche che raccolgono i bicchieri 12 ore al giorno. Gente pagata la meta' degli stagisti italiani, persone che non mi negano la gioia di sorridere nella fatica.

IL FATTO
Stanotte c'e' una pardita d' acqua negli scivoli della piscina sotto la mia camera. Ho 4 cm di acqua che puzza di cloro nel corridoio della stanza.
Sono sceso in reception con la faccia da triglia e ho sbraitato perche' sto problema venga risolto quanto prima. Ho gia' ricevuto 7 chiamate di clienti terrorizzati ma l albergo mi ha imposto di non seminare il panico.
Io avrei seminato il panico volentierissimo, anche perche' l acqua si infiltrata e gocciola dai muri, cazzodibudda.
La risposta del direttore e' stata esemplare: "Mr Tomaso. Don't you worry. Siga'. Siga' (che in greco vuol dire CON CALMA).
Se domani mi ritrovo la stanza allagata, giuro che vado a cercare il motivo di cui sopra, da un altra parte.

EL DESENLACE
Cordialmente,
Annakuatamente,

mercoledì 16 luglio 2008

Un giorno da leoni

Oggi quella mongolfiera del mio collega aveva il suo sospirato day off, il primo dopo 2 mesi di naia. Per la prima volta ho affrontato un intera giornata lavorativa senza il suo incasinante aiuto, direi che e' andata alla grande direi.

La giornata e' iniziata alle 4.45 quando mi son lanciato in reception a caccia di 6 matusa che dovevano partire per una crociiera a Santorini.
Ieri ho provato in tutti i modi a farli desistere, culminando con frasi demotivanti tipo "Ma siignora! e' una vera sfacchinata" "Lo sa che il tempo di permanenza a S. e' di 4 ore soltanto, facendo 9 ore di navigazione". Ho pure pensato di dire che c'era stato il terremoto ma mi sono morso la lingua.

Ed eccomi qui, alle 4.45 in reception a strascinare i piedi e a farmi canzonare dal portiere notturno Nikita (120 kg di simpatia, che imbosca le salsiccie nel frigo dell ufficio per vincere la solitudine della notte).
Mi assale una frase di una matusa veronese biondo/tinto che non ha preso una pizza in faccia solo perche' i miei neuroni erano nell' abisso morfeico.
Mi sputa contro sta frase del mona "Sior Tomaso, certo che lei qui si fa na bela vita, ne'. A parte questa sveia, l' han mesa propio in un bel poosto". Il mio collega barese, Giuseppe, le avrebbe risposto digrignando "Seh signo', in culo alla pattanaDeMemmete" Ma io.sorrido amaramente.. non ribatto perche' capisco che il buonsenso deve averla lasciata dall'ultima erezione del calvico marito.
Poi, alle 5.00 il pulman mi arriva in anticipo di 10 minuti, stivo i sei vecios e mene torno in ronfing fino alle 7.10.
Dalle 7.30 alle 9 mi succhio le lamentele dei clienti che hanno:

-aria condizionante che non raffredda come si deve!!
-cuscini troppo bassi che non fanno riposare come si deve!
- verande della doccia che non contengono il flusso dell acqua, causando catastrofi da bagno
Dalle 9 alle 12 sono inchiodato al desk assistenza e come l'oracolo rispondo a tutte le vostre curiosita', su un isola che non ho nemmeno avuto modo e tempo di visitare.

-Qual e' la spiaggia piu' meglio?
- Qual e' l'escursione meno affaticosa?
- Qual e' la gita giusta per noi anziani?
- Ma qui fa sempre cosi' caldo? Ma qui non hai l'aria condizionata, poverino?
- Ma il mare fa sempre cosi' shkifo? Si lo sapessimo fossimo rimasti in sicilia!
- Ma se devo prenotare una macchina melo date il seggiolino, ragazzi?

Alle 20.00 tiro le somme della giornata e mi accorgo di aver incassato un bel gruzzolo di cash, di cui percepiro' una percentuale magrebina.

Non mi importa, infondo non sono qui per il vile guadagno.
Quando tornero', sara' solo per pronunciare la fatidica frase:
Il mio nome e' Tum: RISOLVO PROBLEMI. Quelli di tutti, tranne i miei.

martedì 15 luglio 2008

il motto dello Chief


Ieri ho passato una serata ricca di perle di saggezza.
Dopo 15 ore, sbattuto tra l'aereoporto e l'albergo di cortesia sono rientrato al mio hotel per le 23. Dopo aver allacciato 70 braccialetti alle mie pecore turistiche le ho parcheggiate allo snack bar e rubando una pesca sono salito in camera da letto.
Prima di entrare in camera sono stato accerchiato da 2 camerieri estoni e una glass collector lituana che mi hanno ordinato di uscire. Uno di loro era in fuga da questa prigione a 5 stelle lusso e per l'occasione aveva in saccoccia una bottiglia zeppa di Ballantine. Mi mira e si riempie il petto dicendo "Jeeeeeeesus! Tom, i am leaving this hell, you have to drink for me". Sara' la millionesima volta che spiego ad uno sconosciuto che per ragioni allergiche non posso bere sticazzo di super alcolici, ma decido di unirmi al drappello baltico per nutrirmi dell'ebrezza del talking (una pratica sociale che non e' iscritta nel dna di quell'obesoide del mio collega omertoso).
Maaaaagic. Passo 2 ore ad ascoltare pop estone di quartordine dal cellulare di Ianni, il ragazzo in partenza. Scopro che e' innamorato del belgio e delle birre e ci lanciamo in una discussione infinita sui tipi di birra. Ci lasciamo alle 2.00, io dopo 19 birrettine piccole locali (dette Horse Piss) e lui dopo un intera bottiglia di benza. Ci diamo appuntamento a Brussells ad Ottobre, quando lui incontrera' i suoi amici erasmus.
La notte sembra finita e sulla via del ritorno mi piomba davanti lo Chief italiota, che con ghigno sardonico mi fa subito capire che stasera e' fuorigiri da un pezzo.
Mi parla in inglese maccheronico, il bollito. Urla "looook!! Loook!" e indica la sua caviglia gonfia che pulsa come un polipo. "Alberto, sei un disastro. Hai messo il lasonil? sei andato a fare i raggi? sta caviglia sembra rotta, xsto!"
Lui ride come un imbeccile e bofonchia "la miaaa cuura e' il pineappleGin, xxxfa!!"
Scopro che nella notte ha avuto un incidente, noleggiando una maccchina senza la supercasco. 800 euro di danni e nemmeno gli occhi per piangere.
Melo trovo di fronte che ride, lo stordo.
Mi dice " Tomasoh (risparmia sempre una N, il fuso)ho un idea precisa di sticazzodigreeci. Sono un popolo di complesati. Inferiooori, xxxfa. Ho un quadro preciso perche' ho notato che iniziano a costruir le case e poi le piantan li. Mi son fato un idea e ora tutto mi torna. Non cela faranno mai!"
Io faccio finta di non capire di che cazzo sta parlando perche' ste pezze da compaesani mi hanno stracciato i testicoli. Insisto: "Ma cosa diamnine ti sei fatto al piede, Chief?"
E lui sibila il motto splendente:
"Make a Pizza. Drink a Vodca. Crash a Car!"
"Alberto, non mi reggo in piedi. Vado a letto".
"Ma che cazzo di assistente sei!" dice lui.
"Ma che cazzo di uomo sei" penso io.

venerdì 11 luglio 2008

la brezza del mattino



Giornata tranquillissima. Sveglia alle ore 6.10, prevista partenza per escursione a Gramvousa ore 7.10.
Calcondo un buon quarto d'ora per percorrere i gradini infiniti che separano la mia suite dalla reception, mi getto sotto la doccia, infilo al volo la mia divisa e mi lancio dalle scale. Le occhiaie mi donano, sembrano occhiali da sole all'ultimo grido. gia'...l'ultimo grido.
Ogni mattina mi attraversa un pensierino negativo: " bella. adesso scivolo leggiadro su questi cazzo di gradini (RALLENTY e FRAME STOP) e una bella distorsione alla caviglia pone fine a questa sofferenza sgobistica neo colonialista".
Con la divisa indossata, che gia' odora di carogna dopo 4 rampe di scale, mi sento un vero suddito al servizio dei miei odiati compatrioti ITAGLIANI!
Ora vi racconto quel che mi e' successo stamattina.
Il pulman deve arrivare alle 7.10, ho in mano una lista di 35 persone, pecorelle smarrite che al ritmo del gnamme-gnamme alle 7.02 sono ancora in sala colazione ad ingozzarsi di delizie.
Appena mi vedono iniziano a sbraitarmi contro le loro sofferenze mattutine.
I problemi sono gravissimi e come da bravo tummilicheri: ne prendo atto!

- "mancano le brioches per mmio figlio"
- "COLUMBUSS!!" grida una signora per bene "come mai c'e' solo la roba dolce"
io "Signora, questa e' una colazione anticipata, che ho avuto premura di prenotarle al momento della prenotazione alla gita"
E lei cosa fa...

mi sbuffa in faccia, la troia, soffiandomi contro una brezza di calcutta da stendere un puglie pesi massimi. Incasso, cosi' il primo pugno in pancia di una giornata in cui non mi sarei nemmeno voluto svegliare!
Ore 7.04 devo intervenire prontamente.
Faccio un giro rapace tra i tavoli e avviso che il pulman arrivera' a momenti.
Penso: e' ora di finirla di ammazzarsi di schifezze, gentili signori.
Il BUS arriva in anticipo.
Corro verso l'autista che scorrazza sti imbecilli e inizio a contare queste pecore multicolori vestiti come pagliacci nel giorno di riposo.
ore 7.06 NE MANCANO SEI. Un intero gruppo di romani.
Scatta il panico beta.bloccante.
Il mio collega grassamente problem solver dorme della grossa e se lo chiamassi mi risponderebbe "chissefutt, peddono i soldi shti stronz in sta' isola di mmedda".
Chiamo in camera dei signori, e rifaccio il numero 6 volte perche' le mie mani tremano come dildos cinesi comprati al discount CREPALAND.
Mi risponde una ragazza a monosillabi. " Sono tommaso, assistente XXXX,non ha sentito la sveglia e il bus e' in partenza tra 5 minuti. Dice Si, Si.
E in 10 minuti 6 zombies deambulano dalle scale a caccia della mia testa, si avvicinano e hanno pure il coraggio di avanzare scortesi richeste. Parlano fra loro, li sento e il bello e' che pensano che io non capisca il loro codice animale. Volano improperi: "PEZZODIMMERDA manco er caffe' mhai fatto bee'" "me faj fuma' naa'sigaretta" "Eh Dajeeee ri mortaccii".
Partono con 15 minuti di ritardo.
Mi rimetto in marcia per tornare a dormire fino alle 8.30. Nella mia tasca sinistra ruggisce il cellulare. Nel mio orecchio destro strilla una voce acidula di donna.
La colpa e' tua!!!! Non puoi pensare di gestire in questo modo una partenza, e' una cosa indecente e non professionale. (SONO LE 7 del MATTINO)
L'istinto e' quello di urlare con tutta l'aria che mi rimane nei polmoni.

Come la romana ritardataria, rispondo anche io a monosillabi e nella mia mente e il cerco si chiude meravigliosamente.
Penso...
"Finalmente qualcosa che quadra", e come fossi allo specchio, accenno un buffo sorriso.

giovedì 10 luglio 2008

il report dell appuntato


copio e incollo il report settimanle scritto da quel butterato del mio collega. Notate lo stile da appuntato. Mi son piegato in due quando l'ho letto. Ovvio che ho criptato le info per non farmi licenziare in tronco, il che non sarebbe neanche male.

vai

Weekly report


Centro vacanze xxFodelexxx

Settimana del 29 Giugno al 05 Giugno 2008

Totale pax presenti 189

Nuovi arrivi 167 pax in house 22


Condizioni climatiche

Condizioni meteo ottime,temperature in forte aumento,venti deboli e mare leggermente mosso


Problemi voli/navi/traghetti

Ritardi/disservizi/altro

La clientela si lamenta non tanto per i ritardi dei voli, che questa settimana hanno sfiorato le 7 ore con il Fiumicino di domenica, quanto per la mancanza di comunicazione e di assistenza che non ricevono dal personale Columbus nell’ aeroporto di partenza specialmente in quello di Malpensa.


Problemi alberghieri

Struttura/servizi/altro

CONTINUI BLACK OUT DURANTE TUTTA LA SETTIMANA. MENU' MOLTO RIPETITIVO E SCARSAMENTE VARIEGATO, SOPRATTUTTO PER QUANTO RIGUARDA LE PORTATE DI PESCE.

Clienti da segnalare.

n. file/nome/problema/provvedimenti presi dall’assistente.



Aperture assicurazione

n. pratica/nome/motivo

CT 52sds848sf4 MC L. T. (CHD) REAZIONE ALLERGICA DOVUTA AL CONTATTO CON UN 'ALGA DURANTE L ' ESCURSIONE A GRAMVOUSA .VISITA MEDICA IN HOTEL E PRESCRIZION DI FARMACI .

CB 25sf8gds911 VILLARINA AURORETTA (CHD) DOPPIO RICOVERO IN OSPEDALE PER PROBLEMI GASTRO-INTESTINALI E FEBBRE ALTA. SCIOLTA INTENSA.

TONNELLO ( FIGLIO ANCERA) HA SUBITO UNA GOMITATA ALL' OCCHIO DESTRO DURANTE UNA PARTITA DI PALLAANUOTO, VISITA MEDICA IN HOTEL CHE NON HA RISCONTRATO ALCUN DANNO ALL' OCCHIO.


Escursioni/noleggio auto/noleggio motorini

Vendite/disservizi/lamentele


Kafnodgsasga g5ad ag9agaach,gaWesaagt Cagafete ga4 aad,asa 4ad ,Gramafvouaasa af9 ad plus gfislaaafnd 2 gaad

Auto, 2 group A x 1day

1 L X 1 DAY

1 gr C x 1days

1 gr B x 1 day

1 group D x 2 days


Segnalazioni varie

Rientri anticipati/prolungamento soggiorno/cambio hotel/altr

Vince il buono il sig NUZZOLO ALDO CB 22s02ds91


E vai nuzzoliiiiiiiiiino!!!!!!!!!!!!!

come diceva quella bella canzone di un tempo: "mi sento di morir..."

martedì 8 luglio 2008

cala' cala' gierri cala';

Passano i giorni e io di questo cazzo di lavoro capisco sempre meno.
Il mio cervello si trova spesso in stato di stand bai (come scrive fiero il mio collega obeso e smaccatamente siciliano). Per ogni procedura esiste un modulo, cosi' il mio tour operator, si organizza per incasinare la vita degli assistenti, come me. L'obbiettivo e' ben a fuoco: opprimenti con una buracrazia che provoca una sfilza di tick alla lino banfi (ticketz come dice il fat boy not slim from sicily). Oggi ho avuto una giornata leggerissima. Sveglia alle 5.30 per mandare due storditi in gita a santorini. Il mio compito e' sempicissimo. Compilare un vaucier e darlo all autista del pulman (un nerboruto che anche alle 5 di mattina indossa occhiali da sole e mi guarda come se fossi infetto da ebola supirior). Alle 6 son ritornato a letto e non sono riscito ad addormentarmi perche' il mio compagno di stanza russava e scorrava a fasi alternate. Un ritmo furibondo che denota chiaramente che i siculi han la musica nel sangue (musica di mmerda).
Alle 9 e' piombata qui la responsabile delle escursione che mi ha fatto pagare una super mossa. Per ogni casa che facevo mi bloccava e davanti ai clienti interveniva segnalando kili di errori. Stavo per tirargli uno schiaffazzo quando ha proferito la frase: "scusate signori, lui non e' operativo e' solo una cavia".
Il siculo dice che e' una brava ragazza e anche per lei mi schiaffa infaccia la sua perifrasi prediletta: " nuncie'probblema". Questa cazzo di frase i primi giorni mi dava calma ma ora mi irrita come una iena. L'ansioso obesoide con una bella iniezione di omerta' riesce sempre a pararsi il culo e appena faccio una stronzata io lui nun vede nun sente e nun parla fissandomi con gli occhi pallati come un pesciazzo del mar libico.
Dalle 9 a mezzo giorno emmezza sono rimasto a sudare sangue compilando moduli e vaucher che mi scopigliano i neuroni al solo pensiero di esistenza.
Dopo un favoloso quarto d'ora di pausa mi sono messo a studiare e a ripetere nella mia mente le 9 escursioni che devo vendere. Ogni 40 secondi pero' qualcuno veniva da me per segnalarmi qualche problema di cui vado ad elencare i piu' carini:

- la signora di pisa sbraita perche' la stanza per i figli ha i letti a castello e quel peso piuma di suo figlio (90kg) ha sfondato il letto , rovinando sulla figlia piu' piccina di anni 6.

- dei signori di milano (che mi han ficcato in tasca 10 euro gonfiandomi di vergogna) hanno perso una valigia in aereoporto ed ogni volta che mi vedono, vedono stampata sulla mia maglia la loro valigia del cazzo

- Il signor Pappa ha pagato un escursione da 50 euro con bel bigliettino da 500. Io stavo per dirgli che e' la prima volta che ne vedo uno in vita mia ma poi mi son morso la lingua (che mi fa male ancora)

- Una cicisbea ingioiellata che dice di aver girato il mondo in lungo e in largo non e' stata nemmeno capace di capire che la macchina che aveva affittato gli veniva consegnata fuori dalla reception. La troiazza se ne scorrazzava per la hall urlandomi contro parole di fuoco quando la sua macchina era li che la aspettava da un quarto d'ora.

Nuncie' probblema. Se continua la fase di standbye del mio cerebro mi compro un Bouzouki e lo suono per via rettale dando vita ad uno stile che mi invideranno per l'eternita'.

Come scrissi ai miei amici piu' cari: se in certi momenti mi manca mortara, mi sa che sono finito in un mare di merda.

Splash!

ps: cala' cala' significa bene bene ed e' la risposta alla domanda ti canis?
ma io nemmeno mi cannis qui. nu maciello!