martedì 1 luglio 2008

Lo sbarco e le prime impressioni di

Volo a 4499 Y ore 21/30.
Mi trovo su una isola bislunga e indefinita nei rapporti qualita' prezzo, Creti, crete, creta.
Insieme a me sono in partenza piccoli drappelli di turisti eccitati e al contempo spaventati.
Non ho voglia di parlare a nessuno. Io, sguardo basso e Blissard dei Motorpsycho a palla sull'ipod. Non mi curo granche' di quel che mi succede intorno. Ad un certo punto pero' affacciarsi al reale e' inevitabile. Mi premuro di sapere una cosa fondamentale: "Ma io, che cazzo devo fare?" Un sorriso smaliante mi si avvicina, occhi azzurri, capelli biondi mossi, sguardo da pubblicita' anni 80'. Conosce il mio nome, lo sillaba, annuisco. Il paradosso e' di questa terra e lo vivo tutto. Mi dice: Andrai a Fodele Beach per una settimana di training. tanto tu hai gia' esperienza!" La guardo stordito, l'unica esperienza che ho e' nella masturbazione semi-professionistica. Annuisco e faccio sapere che e' la mia prima esperienza in questo settore. Lei mi guarda preoccupata e sussurra Buuus 18.
Arrivo a fodele dopo 40 minuti di viaggio sulla new national highway, un autostrada simile alla mortara-garlasco. Scaricano tutte le valige e conosco subito Dimitri il portiere. Mi dice di non preoccuparmi che porteranno in camera i miei 23 kilogrammi di valigia. La mia prima bugia non si scorda mai. Un'ora piu' tardi un gracile quadretto verista dipinge Tum trafitto sui gradini che dalla reception portano agli alloggi. Una via crucis di 19 rampe di scale.
Arrivo in camera e conosco il mio compagno di stanza, Ignazio. La camera che diviamo con passione e' una suite imperiale di 7 mt quadrati. Lui e' un purosangue sicialiano, risoluto, obeso e con i vestiti che emanano una fragranza ammazza-topi. Mi assalgono i conati. Non ho nemmeno lo spazio di aprire la valigia perche' urtereri quintalate di panni sporchi.
Esco, boccheggio e fumo 4 sigarette prima di aver la forza di buttarmi in branda.

Mi addormento agitato e penso alle qualita' che potrebbe avere una vita di routine, una mondo pendolare sulla milano-mortara, un lavoro sicuro e decentemente pagato, una donna comprensiva, una famiglia stretta intorno a me,
insomma...il vecchio gioco degli opposti si palesa in tempo zero.

Stamattina mi son svegliato con gli occhi gonfi, sembro una triglia
Kalimera a tutti voi (qui vuol dir buona giornata)

Vi abbraccio

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